martedì 25 marzo 2014

Luca Beltrami (1854 - 1933) - Storia, Arte e Architettura a Milano


COMUNICATO STAMPA


Luca Beltrami (1854 - 1933)
Storia, Arte e Architettura a Milano


CONFERENZA STAMPA
mercoledì 26 marzo 2014 ore 11.00
Castello Sforzesco, Sala Weil Weiss

INAUGURAZIONE

mercoledì 26 marzo ore 18,00
Castello Sforzesco, Sala Viscontea


Dal 27 marzo al 29 giugno 2014 Milano rende omaggio all'eclettica personalità di Luca Beltrami, il geniale architetto che a cavallo tra ‘800 e ‘900 ha ridisegnato il volto della città, con una ricca esposizione monografica ospitata nelle sale del Castello Sforzesco.
In mostra saranno presenti importanti opere d’arte di Bramante, Bergognone e Luini, incisioni, disegni, fotografie, manufatti e oggetti di epoca medioevale e rinascimentale.
Tra i molti prestatori, la Pinacoteca di Brera, i Musei Civici di Ascoli Piceno, il Museo Borgogna di Vercelli e la Venaria Reale di Torino.

L’esposizione si articola in tre sale della storica fortezza – la Sala Viscontea, la Sala dei Pilastri e la Sala del Tesoro – e ripercorre i momenti salienti della vita e della carriera di Beltrami con l'obiettivo di far cogliere nella sua interezza l'importanza e la portata dell'attività del poliedrico architetto, caratterizzata da uno straordinario rigore intellettuale, professionale e civile. Architetto, storico dell’arte, incisore, ma anche museologo e collezionista attento al linguaggio della fotografia, oltre che uomo politico, giornalista e saggista, Luca Beltrami (Milano 1854 – Roma 1933) ha ricoperto un ruolo di grande rilievo nell’Italia postunitaria e dei primi decenni del nuovo secolo.

Questa mostra è il primo grande e riconoscente omaggio che Milano dedica, proprio nelle sale del ‘suo’ Castello, a una delle grandi personalità che hanno fatto la sua storia, proponendo un’ampia documentazione che, partendo dal suo lavoro dentro il Castello Sforzesco, documenta anche molti altri aspetti della sua complessa figura d’intellettuale eclettico, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno.

Un tributo che coincide con un momento storico di grande rilancio del Castello Sforzesco: sia sotto il profilo del restauro conservativo di molte sue parti, ormai quasi completato, sia sotto l’aspetto museografico attraverso il rinnovamento di vari spazi che ospitano il suo ricco patrimonio di beni culturali: basti pensare all’intervento di salvaguardia del “monocromo” di Leonardo da Vinci e al cantiere di studio presso la leonardesca Sala delle Asse nel Museo d’Arte Antica, nonché al progetto per una nuova valorizzazione espositiva della Pietà Rondanini di Michelangelo. Due Poli museali per due geni della storia dell’arte mondiale che, non a caso, si trovano fianco a fianco nelle sale del Castello Sforzesco”.

Dopo gli studi al Politecnico di Milano, Beltrami frequenta l'École des-Beaux-Arts di Parigi e, grazie all’eccezionale bravura, ottiene il primo incarico ufficiale come sotto ispettore ai lavori di ricostruzione dell’Hotel de Ville di Parigi, semidistrutto dopo i fatti della Comune del 1871. Tornato a Milano nel 1880, vince il concorso per la cattedra di disegno e rilievo architettonico dell’Accademia di Brera e si dedica alla ricostruzione e alla conservazione dei più importanti edifici storici lombardi, fra i quali la Rocca di Soncino, il Duomo di Monza, la Certosa di Pavia, l’Abbazia di Chiaravalle e il Palazzo Ducale di Mantova.

Grazie al suo talento, il volto della città di Milano cambia radicalmente tra fine Ottocento e inizi Novecento, con numerosi interventi di costruzione e restauro di importanti edifici: la facciata di Palazzo Marino e i palazzi della Banca Commerciale in piazza della Scala, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, il campanile di San Gottardo in Corte, il Palazzo della Permanente, il Palazzo del “Corriere della Sera” in via Solferino, il Tempio Israelitico di via Guastalla, la nuova piazza del Cordusio con il Palazzo “Venezia” delle Assicurazioni Generali e la casa Dario Biandrà, per citarne alcuni.

La ricostruzione del Castello Sforzesco è, tuttavia, l’opera più importante di Beltrami, alla quale un’intera sala della mostra è dedicata. L’antica fortezza, ormai diroccata e ridotta a caserma, in procinto di essere abbattuta quale simbolo di antiche dominazioni, viene salvata e restituita alla città grazie alla battaglia politica condotta da Beltrami e ai lavori da lui intrapresi tra il 1893 e il 1911.

Il Castello ritrova quindi l'antico splendore dell’età sforzesca e, da caserma, si trasforma in sede dei musei civici della città, luogo di conservazione di importanti collezioni d’arte, ma soprattutto simbolo del valore civile della cultura e della stessa città di Milano, qualificata da un ceto politico e imprenditoriale che, nello stretto binomio tra cultura e impresa, aveva fortemente e generosamente contribuito alla ricostruzione del monumento.

Proprio il Castello custodisce oggi i materiali di studio – libri, manoscritti, disegni, incisioni, fotografie – che Luca Beltrami raccolse nel corso della sua lunga carriera e che, sottoposti a recente attività di catalogazione e di ricerca, hanno consentito nuovi approfondimenti sulla sua figura e sulla sua opera.

L’esposizione, curata da Silvia Paoli, storica dell’arte e conservatore del Civico Archivio Fotografico, è coordinata da Claudio Salsi, Direttore del Settore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici, ed è accompagnata da due pubblicazioni: il catalogo (a cura di Silvia Paoli) e il volume che per la prima volta raccoglie in modo esaustivo l'imponente bibliografia prodotta da Luca Beltrami (curato da Simone Bertelli).

Il progetto scientifico che ha dato origine all’iniziativa è però il frutto della collaborazione tra tutti gli istituti e i musei del Castello ed ha visto la partecipazione dei conservatori, dei bibliotecari e degli archivisti che vi lavorano, insieme all’importante contributo di altri studiosi e ricercatori provenienti da diversi fronti specialistici, dal mondo universitario, dai musei, dagli enti preposti alla tutela dei beni architettonici e artistici.

Accompagnano la mostra, inoltre, proiezioni multimediali che narrano la storia del Castello Sforzesco e dei suoi musei, a partire da materiali fotografici storici, e filmati d'epoca sul Castello e sulla città di Milano, presentati a cura della Fondazione Cineteca Italiana.


Il catalogo della mostra sarà edito da Silvana Editoriale

MOSTRA “Luca Beltrami (1854-1933). Storia, Arte e Architettura a Milano”
INAUGURAZIONE mercoledì 26 marzo 2014 alle ore 18,00
DATE ESPOSIZIONE dal 27 marzo al 29 giugno 2014
SEDE ESPOSIZIONE Castello Sforzesco – Sala Viscontea, Sala dei Pilastri, Sala del Tesoro

INGRESSO LIBERO

ORARIO 9.00 / 17.30 Ultimo ingresso alle ore 17.00
Lunedì chiuso

Per informazioni:
Tel. +39 02884.63747 – 63664
www.milanocastello.it - www.comune.milano.it/cultura e-mail: c.craai.fotografico@comune.milano.it

M1 (Cairoli); M2 (Cadorna); M2 (Lanza); Tram linea 1-2-4-12-14-27; Autobus 50-57-58-61-94

UFFICIO STAMPA Elena Conenna | elenamaria.conenna@comune.milano.it
COMUNE DI MILANO Tel. 02 88453314

UFFICIO STAMPA Lidia Masolini | silvanaeditoriale@silvanaeditoriale.it
SILVANA EDITORIALE Tel. 02 61836287

sabato 22 marzo 2014

LECTIO MAGISTRALIS AL MAXXI DI ROMA - FRANCO FONTANA


LECTIO MAGISTRALIS DI FOTOGRAFIA E DINTORNI

Incontri con fotografi italiani al MAXXI


giovedì 3 aprile 2014, ore 19.00

FRANCO FONTANA
Non esiste quello che vedete, esiste quello che fotografate
conversazione con Giovanni Gastel, Manuela De Leonardis e Franco Panzini

Auditorium del MAXXI | INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

Inizia il ciclo di lezioni magistralis promosse da AFIP International e CNA Professioni al MAXXI di Roma. La prima avrà come protagonista Franco Fontana, già relatore alla Triennale di Milano, ed avrà luogo giovedì 3 aprile.

Di seguito il comunicato stampa:

Roma 20 marzo 2014. Colori talmente accesi da sembrare irreali, composizioni di linee e piani sovrapposti, geometrie di luce, corpi come paesaggi e colline dai tratti antropomorfi. Sono i tratti della fotografia di Franco Fontana (Modena 1933) primo protagonista di LECTIO MAGISTRALIS DI FOTOGRAFIA E DINTORNI, due incontri con fotografi italiani organizzati dal MAXXI in collaborazione con la Triennale di Milano, promossi da AFIP Associazione Fotografi Italiani Professionisti e CNA Professioni.

Dopo il grande successo dell’iniziativa nella sua prima edizione alla Triennale di Milano, giovedì 3 aprile 2014 alle ore 19.00 (Auditorium del MAXXI, ingresso libero fino a esaurimento posti) il MAXXI ospita Non esiste quello che vedete, esiste quello che fotografate la conversazione con il maestro italiano della fotografia a colori, di cui il museo conserva 40 stampe, tra paesaggi naturali, paesaggi urbani, ombre e luci americane.
Alla conversazione con Franco Fontana introdotta da Margherita Guccione Direttore MAXXI Architettura, partecipano Giovanni Gastel fotografo e presidente dell’AFIP, Manuela De Leonardis storico, critico d’arte e giornalista, e Franco Panzini architetto e paesaggista.
La frase di Fontana che da il titolo all’incontro, sarà punto di partenza per riflettere sul modo in cui ci si relaziona alla realtà e al paesaggio. L’uso della macchina è o vuole essere sinonimo di obiettività, di presunta oggettività? Il lavoro di Franco Fontana ha “osato” relazionarsi alla realtà mettendone in discussione la percezione consueta.

Secondo appuntamento martedì 15 aprile alle ore 19.00 (Auditorium del MAXXI | ingresso libero fino a esaurimento posti) dedicato al lavoro di Donata Pizzi, dal titolo Intorno alla città metafisica a cui partecipano Margherita Guccione, Mario Peliti e Rosalia Vittorini.

Foto di Giovanni Gastel


Franco Fontana (Modena, 1933) è una figura di rilievo nel panorama della fotografia. Pluripremiato “Maestro del colore” le sue opere sono presenti nelle collezioni di 50 musei del mondo. Attivo da più di 40 anni, Fontana è noto soprattutto per le fotografie di paesaggio che, grazie ad un sapiente uso del colore e delle linee restituiscono panorami sorprendenti in cui l’accostamento emotivo e cromatico trasforma le immagini in opere di astrattismo contemporaneo. Ha pubblicato oltre 40 libri, esposto in Gallerie e Musei di tutto il Mondo tra cui Guggenheim Museum di New York, Centre Georges Pompidou, Ministero della Cultura Giapponese, Ministero della Cultura Francese, con oltre 400 partecipazioni tra collettive e personali. Ha firmato molte campagne pubblicitarie per grandi marchi come Fiat, Volkswagen, Ferrovie dello Stato, Sony, Volvo, Versace, Canon, Kodak, Snam, Robe di Kappa, e collabora con testate giornalistiche italiane e internazionali. Tiene annualmente corsi al Politecnico di Torino e all'Università Luiss di Roma ed è Direttore Artistico del Toscana Fotofestival.







MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
orario di apertura: 11.00 – 19.00 (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica) 11.00 – 22.00 (sabato)
giorni di chiusura: chiuso il lunedì, il 1° maggio e il 25 dicembre
UFFICIO STAMPA MAXXI - +39 06 322.51.78, press@fondazionemaxxi.it



PROSSIMO APPUNTAMENTO | MARTEDÌ 15 APRILE 2014 CON DONATA PIZZI




mercoledì 12 marzo 2014

Viaggio fotografico nella Valle dell'Omo (Etiopia)


“Etiopia: Valle dell’Omo e altipiano del Bale”

durata viaggio 15 gg

Programma di viaggio

1º giorno (16.08.2014) - MILANO - ADDIS ABABA
Ore 20.00 ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa.
Ore 23.00 partenza per Addis Ababa con volo di linea Ethiopian Airlines ET 709H.


2º giorno (17.08.2014) - ADDIS ABABA
Ore 6.40 arrivo ad Addis Ababa.
Disbrigo delle formalità doganali e di visto. Trasferimento in hotel, per depositare i bagagli. Intera giornata dedicata alla visita della capitale etiope, una moderna città di oltre 4 milioni di abitanti. Visita a due interessanti musei: il Museo Nazionale archeologico, con interessanti reperti trovati nei diversi scavi archeologici, compreso lo scheletro di Lucy, che risale a quattro milioni di anni fa, e quello Etnografico dove sono esposti icone, croci, strumenti musicali, attrezzi tipici quotidiani, abbigliamento delle diverse tribù e libri sacri della religione cristiana copta e musulmana. Visita alla Chiesa della Trinità, le cui pareti sono arricchite di splendide vetrate artistiche che riproducono il Vecchio e Nuovo Testamento. Nel pomeriggio visita del Monte Entoto, da dove si gode uno stupendo panorama della città. Cena e pernottamento in hotel.


3º giorno (18.08.2014) – ADDIS ABABA - ARBA MINCH
Partenza per Arba Minch lungo la strada che risale verso l'altopiano attraverso la città di Adadi Dadi Maryam, la più meridionale delle chiese rupestri che si rifà alla tradizionale architettura tipica della zona di Lalibela; la chiesa è una sorta di grotta con 10 porte e 24 finestre, un folto tappeto di arbusti nasconde il tetto della chiesa dal quale spunta solo la croce copta. Si prosegue verso Tiya nelle terre degli Oromo e Guraghe. Visita di Tiya nota per il campo delle steli, 46 menhir in parte crollati, riferiti ad una civiltà sconosciuta ed enigmatica, in cui si credeva che queste sculture sacre rappresentassero il filo conduttore tra la vita terrena e il mondo degli dei. Alcune leggende Oromo le rappresentano come le pietre di Ahmed Gragn, lo spietato condottiero musulmano, mentre quasi sicuramente sono invece dedicate al culto dei morti in quanto risalgono al periodo precristiano. Proseguimento per Wolayta Sodo, città situata ai piedi del monte Damot. Interessante l'architettura delle capanne con il tetto a cerchi concentrici della tribù Wolayta. Arrivo ad Arba Minch, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.


4º giorno (19.08.2014) - ARBA MINCH – CHENCHA – KONSO
Attraverso una strada di montagna si raggiunge il villaggio di Chencha, a oltre 2000 metri di altitudine, da cui si domina uno splendido paesaggio di Arba Minch, e i due laghi uniti da un istmo di terra. Questa zona è interessante per i tessitori di cotone e le caratteristiche capanne. Nel pomeriggio emozionante escursione in barca sul lago Chamo per vedere, a pochi metri di distanza, i coccodrilli che raggiungono anche una lunghezza di 6 metri (i più grandi dell’Africa), molti ippopotami e una vasta varietà di uccelli. Proseguimento per Konso. Cena e pernottamento in hotel.


5 º giorno (20.08.2014) - KONSO - JINKA
Partenza al mattino per la visita alla terra dei Konso, agricoltori stanziali che coltivano i campi a terrazzamento, sfruttando e contenendo le piogge. Abili tessitori, vasai e ottimi artigiani, forniscono ai Borana, altra etnia che non ha fissa dimora e la cui unica ricchezza sono il bestiame, prodotti e utensili per loro indispensabili e introvabili. Tipici i loro insediamenti arroccati attorno ai picchi per dominare e controllare le vallate. Si prosegue lungo una pista tra praterie e savane dove si superata una catena montuosa e si raggiunge la piana di Key Afer. Durante il tragitto si incontreranno le tribù Zamai e Banna. Si prosegue in direzione della catena dei monti Hummo per raggiugere Jinka. Splendida città circondata da molta vegetazione a tratti tropicale, Jinka è anche un importante centro amministrativo della regione. Cena e pernottamento in un semplice hotel.


6° giorno – (21.08.2014) – JINKA - VILLAGI MURSI - TURMI
Partenza di buon mattino per raggiungere i villaggi Mursi. Si percorrono piste disagevoli fino a raggiungere tribù isolate. Estremamente interessante la visita all’etnia Mursi, si verrà colpiti dai loro usi e costumi che si tramandano da centinaia d'anni. Tipiche acconciature, corpi scultorei dipinti per le cerimonie, donne con enormi e deformanti piattelli labiali, simbolo di bellezza. Un crogiuolo di colori ed emozioni che coinvolgono i visitatori. L'incontro con questa popolazione è estremamente interessante anche se, proprio per la loro primitiva integrità e rudezza, l'approccio non sempre è facile. Si viene attorniati dagli abitanti del villaggio che, con una certa insistenza, chiedono i “birr”, la moneta etiope, per essere fotografati. Ritorno a Jinka che si raggiunge attraverso una pista che s’inerpica sul pendio di una montagna. Il percorso ha degli scorci panoramici eccezionali verso il Parco Mago, tra una verde vegetazione, grandi alberi ombrosi e cespugli vari. Successivamente trasferimento verso il territorio dell’etnia Hamer. Arrivo a Turmi, sistemazione al Turmi Lodge, cena e pernottamento.


7 º giorno – (22.08.2014) – TURMI - OMORATE - DIMAKA - TURMI
Partenza per Omorate, vilaggio sulle rive del fiume Omo che scorre placido con il suo colore ocra verso il lago Turkana. Omorate è un grande villaggio dove vivono i Dassanch (Galeb) una tribù con usanze e tradizioni simili a quelle di popoli vissuti migliaia di anni fa sulle medesime terre. Si attraversano savane poco abitate e lungo il tragitto non è raro incontrare mandrie di bovini condotti da pastori nomadi spesso completamente nudi o vestiti solo con un perizoma. Trasferimento verso Dimaka per assistere al mercato dell’etnia Hamer. Questa etnia vive ancora con tradizioni e un abbigliamento primitivo. Le donne, molto belle, portano i capelli a caschetto e lunghe treccioline ingrassate con burro e colorate col fango. Sono vestite con pelli di capra e raggiungono i mercati agghindate nelle loro acconciature più scenografiche per far mostra di sé. Contrattano indisturbate le mercanzie in esposizione, povere e di uso quotidiano: miele, bucce di caffè, qualche cereale, polvere color ocra che viene utilizzata con grasso animale per decorarsi il corpo. Cena e pernottamento al Turmi Lodge.


8 º giorno – (23.08.2014) - TURMI - VILLAGGI KARO - TURMI
Partenza per raggiungere il territorio delle tribù Karo, popolazione di ceppo nilotico che vive in minuscoli villaggi di capanne dalla forma circolare. I granai per la conservazione del miglio e del sorgo poggiano su un ripiano in legno che li isola dal suolo. Il tetto conico copre i muri circolari costruiti con frasche intrecciate con molta cura. Ormai ridotti ad alcune centinaia di individui, i Karo hanno una struttura atletica con un'altezza media di un metro e novanta. Gli uomini hanno una cura tutta particolare per quanto riguarda l'acconciatura che viene studiata nei minimi dettagli con pettinature stravaganti. Ritorno a Turmi, cena e pernottamento al Turmi Lodge.


9 º giorno – (24.08.2014) - TURMI - YABELO
In mattinata partenza per Yabelo con sosta ai villaggi Arbore dove s’incontrano le tribù della zona, pastori nomadi di ceppo Borana, e discendenti dagli Oromo. Queste popolazioni vivono in tukul costruiti con steli di papiro, una tecnica costruttiva che mantiene fresco l’ambiente con scambi di aria. Le popolazioni delle tribù Arbore, si vestono con lunghe gonne e si abbelliscono con collane di perline di diverse dimensioni. Il viaggio prosegue verso l'altopiano di Tertele' abitato dai Borana e dai Gabra. I Borana, discendenti dei primi gruppi Oromo, hanno un atteggiamento altero e staccato verso quasi tutte le tribù e gli estranei. Pastori con mandrie principalmente composte di zebù e dromedari, mantengono la loro particolare organizzazione sociale improntata al grande spirito di cooperazione. Arrivo a Yabelo, sistemazione in semplice hotel, cena e pernottamento.


10º giorno (25.08.2014) - YABELO - EL SOD - AWASA
In mattinata partenza per El Sod, villaggio posto sull' orlo di un cratere vulcanico ormai spento. Dopo una breve sosta al villaggio, si scende a piedi lungo una mulattiera che conduce al lago salato che giace sul fondo del cratere (350 mt. di dislivello). Dall' alto questo lago appare come una macchia nera circondata da chiazze rossastre. In questo ambiente di eccezionale bellezza le condizioni di vita sono molto dure, gli abitanti del villaggio continuano ad estrarre il sale secondo tecniche antiche e immutate nel tempo. Questa visione, è sicuramente uno dei momenti più intensi del viaggio sia per i colori che per il contesto sociale in cui si svolge la vita lavorativa. Il viaggio prosegue verso nord attraversando paesaggi di notevole bellezza. Arrivo ad Awasa, cena e pernottamento in hotel.


11º giorno - (26.08.2014) AWASA - GOBA
Partenza per Goba. La strada si snoda tra bellissimi paesaggi, boschi di alto fusto, eucalipti e coltivazioni di banane. Panorami spettacolari che si aprono su verdi vallate. Si attraversa la zona di Wendo Genet, nota per le vasche di acqua termale dove da cascatelle scende acqua caldissima, mentre di lato un ruscello di acqua fresca scende dalle montagne. Si prosegue per il Parco Nazionale di Bale percorrendo un itinerario di notevole bellezza. La strada sterrata attraversa una zona agricola di vaste pianure e di campi coltivati a orzo, grano e “teff”, un tipo di cereale locale utilizzato per preparare la n’gera (il pane etiope). Sono frequenti gli incontri con la gente del posto che, a piedi carica di merci o al seguito di mandrie di animali, cammina lungo la strada. Si inizia a salire di quota per raggiungere Goba, paese situato sull’altopiano a circa 3.000 m. Cena e pernottamento in hotel.


12 º giorno - (27.08.2014) GOBA
Escursione al Parco dei monti Bale, un imponente massiccio situato nella parte sud est dell’Etiopia. Il Bale è un immenso acrocoro la cui vetta si trova a oltre 4.300 metri. Caratterizzato da una vegetazione afro-alpina e da grandiosi panorami, l’altipiano si raggiunge percorrendo una pista che si snoda in un paesaggio di notevole bellezza. Si incontrano laghetti alpini circondati da una vegetazione particolare come l’elicrisio e le stupende lobelie giganti che sembrano spuntare dal nulla. Gli scenari sono così diversi da portare alla mente i paesaggi andini e quelli tibetani. Con i nostri fuoristrada raggiungeremo il punto più alto a 4.321 metri di altitudine da cui si gode un panorama veramente impressionante. E’ possibile incontrare la volpe rossa, un canide endemico di questa regione e molte specie di uccelli. Nel pomeriggio rientro a Goba, cena e pernottamento in hotel.


13° giorno - (28.08.2014) GOBA - PARCO DI DINSHO - LANGANO
Partenza per il Parco di Dinsho, situato sulla strada già percorsa per giungere a Goba. Situato a circa 3.000 metri di quota, questo parco è caratterizzato da una vegetazione lussureggiante e verdissima. In questo particolare ecosistema vive il bellissimo e imponente nyala di montagna, una specie endemica dell’Etiopia che, con facoceri e cervi selvatici di Menelik, popola questa verde regione. Dal quartiere generale del Parco ci si inoltra a piedi accompagnati da esperti ranger e, in circa un’ora di cammino (ovviamente l’incontro con gli animali non è prevedibile), possiamo avvicinare con tutti gli accorgimenti, i branchi di questi animali. I maschi dispongono di grandi corna a spirale e le femmine mostrano grandi orecchie sempre attente ai minimi rumori.
Dopo la visita al parco, si prosegue sulla pista che scende dalle montagne con panorami che si aprono su verdi vallate e boschi di alto fusto, eucalipti e coltivazioni di banane. Raggiunta la strada asfaltata, che collega Addis Abeba con il Kenya, si continua in direzione nord per la Rift Valley, zona di notevole interesse geologico. Questa zona è anche ricca di laghi, Langano, Shala e Abyata sono i più famosi e i più interessanti dal punto di vista faunistico. Cena e pernottamento in hotel sul lago Langano.


14º giorno - (29.08.2014) LANGANO - ADDIS ABABA
Partenza in direzione nord per la Rift Valley, sosta ai laghi Ziway e Koka, entrambi ricchi di uccelli e trampolieri. Proseguimento per Debre Zeyit, cittadina circondata da diversi laghi vulcanici di estrema bellezza. I più interessanti sono: Bishoftu, vicino alla cittadina, rifugio di centinaia di uccelli, Hora Hoda, conosciuto come Green Crater Lake, dove si possono ammirare diverse varietà di uccelli tra i quali i cormorani e altre splendide varietà. Arrivo ad Addis Ababa, tempo a disposizione per lo shopping. Cena con spettacolo e musica folcloristica.
Ore 20.00 trasferimento in aeroporto.
Ore 23.00 partenza con volo di linea Ethiopian Airlines ET 708V per Milano.
Pernottamento a bordo.


15º giorno – (30.08.2014) ADDIS ABABA - MILANO
Ore 5.10 arrivo all’aeroporto di Milano Malpensa.


Informazioni generali

Trasporti – Si utilizzano automezzi fuoristrada tipo Toyota Land Cruiser o similari con massimo 4 passeggeri + autista per auto.

Organizzazione – Per il mezzogiorno si effettuerà una sosta per il pranzo a pic-nic o in ristoranti locali. Accompagnatore italiano e staff etiope.

Clima – Nelle regioni dell’Omo temperature calde che oscillano dai 27°-33° di giorno ai 20°-25° notturni. Stagione delle piogge in primavera e autunno, ma possibili rovesci anche negli altri mesi dell’anno.

Disposizioni sanitarie – Consigliata la profilassi antimalarica. Si consiglia di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale.

Formalità burocratiche – E’ richiesto il visto d’ingresso che si ottiene direttamente all’arrivo a Addis Abeba, previo il pagamento dei diritti (USD 20).

Grado di difficoltà – Viaggio impegnativo lungo piste molto dissestate e polverose. Alcuni hotel sono modesti


QUOTAZIONI

Per info scrivere a giovanni.mereghetti@tiscali.it oppure chiamare il 347.2656873

martedì 4 marzo 2014

AFIP per Fondazione Serbelloni





AFIP ha collaborato all'ideazione e alla realizzazione, attraverso la partecipazione di alcuni suoi giovani fotografi e del presidente Giovanni Gastel, al progetto L'Accademia dei 5 Sensi, indetto dalla Fondazione Serbelloni, ovviamente trattando il tema della Vista attraverso il progetto I Dodici Riflessi
Gli 8 fotografi AFIP, da soli o in coppia, hanno realizzato dei progetti fotografici seguendo le linee guida della Fondazione Serbelloni, raccontando non solo il Palazzo, storico edificio nel cuore di Milano, ma anche la città e i suoi abitanti.

La prima delle mostre itineranti nelle biblioteche si inaugura giovedì 6 marzo presso la Biblioteca Sormani e vi rimarrà fino al 19 marzo.

Qui il comunicato stampa:

PALAZZO SERBELLONI , l’ACCADEMIA DEI 5 SENSI - LA VISTA - I DODICI RIFLESSI

Fondazione Serbelloni, nel suo intento statutario di  promuovere e diffondere espressioni della cultura e dell’arte, ha avvertito l’esigenza di raggiungere e interagire con il suo pubblico; la comunicazione diventa il mezzo per condividere la Cultura e partecipare alla città il  Bello, l’Arte, la Storia.

Le porte del Palazzo, ora come un tempo, si aprono e lo spazio diventa un ponte culturale tra passato, presente e futuro.

All’interno del programma dell’Accademia dei 5 Sensi ( fondazioneserbelloni.com ) Fondazione ha ideato un progetto i cui attori sono gli occhi dei fotografi: la VISTA..

Ai 12 fotografi o coppie di fotografi partecipanti, 6 in rappresentanza di AFIP, Associazione Fotografi Professionisti Italiani, di cui Giovanni Gastel è presidente e 6 scelti da Fondazione Serbelloni, è stato richiesto di produrre un trittico, rappresentativo di tre soggetti:

·      Milano: la città all’interno e oltre le mura del Palazzo, la città  intima e personale, solitaria o affollata, piccola e grande
·      La Cittadinanza, il grande tema internazionale, i cittadini che a Milano sono nati, ma anche quelli che vi sono approdati, lasciando altrove la loro vera casa.
·      Palazzo Serbelloni, inedito o quotidiano, nella sua essenza storica o sotto i riflettori che lo illuminano di luci e musica, di cultura e di solidarietà.

Dal 5 marzo 2014, preludio ed invito al gran finale a Palazzo Serbelloni il 24 e 25 maggio in cui verranno esposti i 12 trittici in una mostra aperta al pubblico, saranno organizzate:

·      mostre collettive nelle biblioteche comunali di Milano ( vedi calendario )
·      mostre monografiche nei luoghi della milanesità

Il lavoro di un intero anno di 12 straordinari fotografi ci trasmetterà le emozioni che Milano e le sue bellezze, nascoste o a portata di mano, hanno riflesso nei loro occhi.
Con la speranza che anche a noi, cittadini disabituati a guardarci intorno, venga la voglia di andarle a cercare.

Questi sono i nomi dei fotografi partecipanti:

GENNAIO  Uberta Sioli
FEBBRAIO  Alessandro Belgiojoso
MARZO  Simone Renzi
APRILE  Talitha Puri Negri
MAGGIO  Giuseppe Biancofiore / Carola Ducoli (AFIP)
GIUGNO  Annalisa Mazzoli  / Debora Barnaba (AFIP)
LUGLIO  Caroline Gavazzi
AGOSTO  Marco Menghi / Ugo dalla Porta (AFIP)
SETTEMBRE  Chiara Luxardo (AFIP)
OTTOBRE  Paola Meloni  (AFIP)
NOVEMBRE  Marco Pezzetta
DICEMBRE   Nicolò Parsenzian

Comitato scientifico: Maria Canella, Luisa Colombo, Giovanni Gastel, Pietro Petraroia, Fabrizio del Balzo, Andrea Gola, Emilio Gola, osservatrice Rossella Rossi.

Fondazione Serbelloni: Carlo Gola, Clotilde Del Balzo, Luca Storti, Elisabetta Magnani. Presidente: Emilio Gola.